sabato 17 dicembre 2011

ASSIGNMENT 3 COLTIVARE LE CONNESSIONI

E' sconvolgente pensare come ogni elemento, ogni componente del mondo che ci circonda, addirittura ogni persona sia inglobata in una fitta rete di connessioni.
Anche un singolo punto possiede un'organizzazione intrinseca, e si collega a tanti altri.
Così anche l'essere umano a partire dalla nascita della comunicazione entra in contatto con un gran numero di informazioni, dati che gli permettono di poter creare, più che altro essere inserito nella sua rete di connessioni. Una ragnatela in un cui ogni maglia ha una complessa strutturazione frutto di un lungo lavoro che consta di esperienze del passato e del presente.
In questo complesso contesto di rete come rinunciare a una rete così importante come quella di internet: è inevitabile.
Anzi è qui che la ragnatela raggiunge il suo massimo sviluppo, qui presente passato e anche futuro, considerando la miriade di possibili connessioni che potremo instaurare. Come tirarsi indietro a questa evoluzione esponenziale che ha coinvolto la nostra società negli ultimi 400 anni?

lunedì 12 dicembre 2011

Ecco come avere accesso alle informazioni sulla letteratura scientifica biomedica dal 1949 ad oggi. Questo immenso database bibliografico ci permette di poter leggere comodamente da casa articoli di ogni ambito biomedico. 
A seconda dei nostri interessi possiamo ristringere la ricerca inserendo diversi parametri, e da una miriade di risultati ne otteniamo solo qualche decina e infine addirittura un numero esiguo! 
Questo ci permette di essere costantemente aggiornati, di potersi affacciare verso un mondo quale la letteratura biomedica, talmente immenso. Pubmed ha inoltre facilitato la consultazione in modo tale che anche io sono riuscita ad orientarmi, cosa alquanto strana! 
L'unica cosa che mi ha in qualche modo strabiliato è il fatto che non tutti gli articoli tratti da periodici biomedici siano accessibili, se non si ha un abbonamento proprio con quel periodico.
Tutto ciò preclude la conoscenza a gran parte dei lettori, e la rende settale, riservata solamente a un èlite.
Fortunatamente a noi studenti immatricolati all'università di Firenze è concesso un margine di ricerca più ampio, e grazie al servizio Proxy possiamo accedere ai testi da casa semplicemente inserendo la propria matricola e password. Come non tener conto di tutti questi vantaggi?


ASSIGNEMENT 4

Deliciuos is really deliciuos! Ma come ho fatto ad ignorarne l'esistenza fino ad ora?? Ore e ore spese per ripercorre l'iter verso quel sito che mi ero scordata di appuntarmi, o che avevo appuntato, nel disordine del mio studio su qualche pagina del quaderno degli appunti.
Che bellezza con un click vedersi apparire tutto quello di cui ho bisogno!
Finalmente riesco ad approdare al  porto dell'informatica! :) :)

ASSIGNMENT 1

Che dire, dei feed rss non avevo veramente mai sentito parlare! Eh si , il mondo dell'informatica è per me davvero un'incognita! Mettermi alla prova così però è stato davvero utile, anche se per riuscire a portare a termine anche il primo di questi assignment è stata dura..ora posso dire che non me ne dimenticherò mai più :)
Vedere comparire tutti i nuovi post, commenti, notizie comodamente nella mia pagina, senza dover girovagare tra un sito ed un altro è una gran cosa. Feed Rss avete veramente tutta la mia "fiducia" !!

Un celebre pittore del V secolo nato a Sangiovanni Valdarno: Masaccio

MASACCIO
Tommaso di Giovanni Cassai, detto Masaccio (San Giovanni Valdarno, 1401- Roma, 1428), arriva giovanissimo a Firenze, entrando nella cerchia di Masolino da Panicale, suo conterraneo, di cui più che allievo sarà collaboratore, in un rapporto alla pari tra due pittori già maturi, se pur di età diversa. I maestri su cui Masaccio si forma sono Giotto, Brunelleschi, Donatello e Nanni di Banco. 
Il pittore comprende profondamente il valore dell'uomo nuovo, il suo essere nella società, il significato della prospettiva Brunelleschiana ed il senso di intensa umanità di Donatello. 

La carriera artistica di Masaccio, benché brevissima, è fortemente innovativa: con lui la pittura inizia un nuovo corso. L'uomo diventa nell'opera di Masaccio un individuo autentico, con passioni, sentimenti, emozioni terrene, ancorato alla fisicità ed alla concretezza del reale. Le figure della sua pittura sono ambientate e costruite secondo le regole della rappresentazione prospettica, un'umanità protagonista del suo essere nel mondo, messa particolarmente in risalto per l'incidenza delle luci e delle ombre.
Datato 1422 è il Trittico di San Giovenale a Cascia di Reggello, la più antica opera di Masaccio giunta a noi, dal già sicuro impianto prospettico, spoglia di ornamenti esteriori ma ricca di contenuti morali. Dalla collaborazione con Masolino nasce la tavola di S.Anna con la Vergine, il Bambino e gli angeli, del 1424 circa, in cui due stili, due epoche diverse, Medioevo e Rinascimento, sono messe a confronto. Successivo è il Polittico di Pisa, eseguito nel XVIII secolo, in cui le immagini sono ripulite da ogni seppur minima decorazione e concentrate totalmente nell'evento rappresentato.
Il capolavoro di Masaccio sono il ciclo di affreschi della Cappella Brancacci nella Chiesa del Carmine di Firenze, cui attese con Masolino, ma ormai l'identità pittorica di Masaccio è talmente forte da emergere profondamente nel ciclo. Masaccio muore, ventiseienne, misteriosamente. 

lunedì 14 marzo 2011

Per saperne un po' di più del Valdarno...

Valdarno è la valle percorsa dall'Arno. Per un curioso fenomeno linguistico si parla del Valdarno al maschile ("il Valdarno" e non "la Valdarno").
Il Valdarno non coincide con l'intero bacino dell'Arno: da questo si deve escludere infatti il primo tratto, cioè il Casentino, nonché le valli formate dai principali affluenti, come, ad esempio, la Val di Chiana, la Val d'Ambra, la valle della Sieve, cioè il Mugello, la Valdelsa, laValdera. Inoltre occorre escludere il territorio circostante le città di Arezzo, Firenze e Pisa.
La parte da Arezzo a Firenze si chiama Valdarno superiore, quella da Firenze a Pisa Valdarno inferiore.
Il Valdarno Superiore è un ampio catino naturale, chiuso a nord est dal massiccio del Pratomagno e delimitato a sud ovest dai modesti Monti del Chianti. L’Arno vi entra attraverso la «valle dell’Inferno», una lunga gola oggi occupata da due bacini artificiali contigui, uscendone alla «stretta dell’Incisa». La vallata del Valdarno è divisa fra le Province di Arezzo e di Firenze. La sezione aretina si slarga fino ad includere l’ondulato territorio solcato dall’Ambra, affluente di sinistra del maggior fiume toscano.
Il Valdarno superiore presenta molteplici paesaggi: alpestre e solitario sulle alte pendici del Pratomagno; accidentato da pittoreschi fenomeni di erosione argillosa ai piedi della stessa dorsale; nettamente caratterizzato dall’opera dell’uomo nella parte centrale. La porta del Valdarno è Ponticino, il paese di Pupo posto sulla riva sinistra dell'Arno, è il primo paese che s'incontra dopo che il fiume con il salto della Penna, lascia il Casentino e la piana aretina. Terra di antica industrializzazione, il Valdarno ha un'economia attiva e differenziata, presente nei settori alimentare, tessile, dell’abbigliamento, delle calzature, estrattivo, chimico, di trasformazione dei metalli ed elettromeccanico. Ne è il cuore il triangolo Montevarchi-San Giovanni Valdarno-Terranuova, denso di attività, di traffici e di servizi. Scarso il peso dell’agricoltura e limitato quello del terziario. Nel Medioevo la vallata fu a lungo contesa tra Firenze e Arezzo. I centri principali del Valdarno Superiore sono Montevarchi, San Giovanni Valdarno, Figline Valdarno, Terranuova Bracciolini, Incisa in Val d'Arno,Castelfranco di Sopra, Pian di Scò, Reggello.

Per quanto riguarda la storia nel Valdarno superiore sono stati trovati numerosi reperti che testimoniano l'esistenza di insediamenti umani già dall'età della pietra. Numerosi sono anche stati i popoli che hanno abitato in questa valle, come Etruschi e Romani, grazie alla fertilità e all'abbondanza di fauna. Tuttavia abbiamo maggiori fonti storiche che parlano del Valdarno durante il Medioevo che ha visto la Toscana e più in particolare Firenze una delle zone più ricche e importanti d'Europa. Durante l'Età di mezzo cominciano a sorgere le prime mura e i paesi assumono dimensioni abbastanza notevoli per quell'epoca. Nel Basso Medioevo, in età comunale il Valdarno si trovava al centro di tre grandi centri in lotta fra loro: Arezzo, Firenze e Siena. Conseguentemente il Valdarno fu teatro di molti scontri. Infatti questa valle oltre ad essere importante dal punto di vista geografico era anche una fonte importante di risorse alimentari. Dopo la vittoria di Firenze nella battaglia di Campaldino la vallata fu posta sotto il governo della Repubblica fiorentina. Furono creati due presidi militari per ridurre gli attacchi di Arezzo e Siena e per togliere il potere ai signori locali che potevano fomentare una rivolta contro lo stato fiorentino:

  • San Giovanni (oggi San Giovanni Valdarno);
  • Castel Santa Maria (odierna Terranuova Bracciolini).
Dopo aver sottomesso Arezzo, Firenze doveva combattere contro altri nemici per continuare ad avere l'egemonia nella valle: l'imperatore del Sacro Romano Impero Arrigo VII e il papaSisto VI. Per questo motivo i fiorentini fecero costruire mura attorno ma ciò non riuscì a scongiurare la conquista da parte delle truppe papali di Montevarchi e San Giovanni.
Anche il Valdarno fu flagellato dalla peste e dalle enondazioni dell'Arno che ogni volta mieteva un gran numero di vittime e distruggeva i campi mettendo a dura prova la sopravvivenza dei valdarnesi. 

Primo post di una Valdarnese

Salve, mi presento. Al di là di ogni convenevole, posso dire di potermi definire una Valdarnese DOC, nata e cresciuta nella valle. Da sempre abito qui e qui ho le mie più antiche radici. Nonostante la nebbia e la quasi totale assenza di svaghi, è casa mia, e mi piace così com'è ed è uno dei più bei posti in cui si possa vivere. Qualcuno potrà ritenermi provinciale e poco moderna ma, a detta di Cesare Pavese:

"Un paese ci vuole, non fosse che per il gusto di andarsene via. Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle piante, nella terra c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei resta ad aspettarti. "

Il mio intento in questo blog sarà raccontarvi e dimostrarvi che la vita in Valdarno non è affatto uggiosa come si può pensare e che il paesaggio dei miei natali, riesce a parlare all'anima. 

Vi lascio un video della cittadina, bellissima, che ha dato i natali a Masaccio, SAN GIOVANNI VALDARNO, nonchè città dove abito.